Sherlock Holmes e il caso del gioiello di cristallo
Sherlock  Holmes  e  Watson  stavano  conversando  nel salotto  di  Baker   Street   221b,  quando all’ improvviso  bussarono  alla  porta. Holmes  andò ad  aprire  ed  era la sua banda cioè gli Irregolari di Baker  Street  che portavano  notizie di un caso di cui  avevano sentito  parlare in città. Dissero che era stata uccisa una  donna nobile e  in più le  avevano rubato il gioiello di cristallo, segno di potere  regale. Holmes e Watson  incuriositi  andarono  in quel castello  ed  esaminarono la vittima e le incerte tracce del gioiello. All’ improvviso  si avvicinò  al corpo esanime una cameriera con un aspetto piuttosto misterioso. Holmes notò  che, intorno  al collo, portava  una collana di perle con pezzi di cristallo su di essa. Siccome il gioiello era sparito  e sul collo della ragazza c’era la collana di perle con gocce di cristallo,  Holmes si insospettì;  ma mentre la  cameriera  si appoggiò sul pavimento,  per  pulire con un  fazzoletto il  corpo della  signora, cadde per terra un pezzettino di cristallo.
                                                                                                                                            
Holmes prese il pezzettino con un fazzolettino e lo mise nella bustina. Tornò nel suo  studio e appoggiò  il pezzettino  sul piattino e con la lente d’ingrandimento notò che era quello il famoso  gioiello  di  cristallo,  solo che  la  cameriera  lo  aveva  diviso  in pezzettini,  ma ad  Holmes    sorse un  dubbio  e  disse: «Ma  perché mostrare alla vista un  gioiello  così  prezioso, coinvolto in  caso del genere?».  Detto  questo, mandò  la  sua banda a controllare  la notte  stessa nella stanza della  cameriera  per  vedere se  fosse entrato  qualcuno. La  banda di Holmes  andò e si nascose  sotto  la  finestra. Ad un  certo punto  entrò dalla porta della  stanza un signore con  un aspetto galante con  baffi e un cappello da cuoco;  avevano capito che era  il cuoco della  famiglia ma dissero: «Che ci fa  un cuoco dentro  la stanza di una cameriera?». Il cuoco  con aria sospetta rubò la collana della cameriera con gocce  di cristallo mentre  la cameriera dormiva. A quel punto  il cuoco  prese il  pugnale puntandolo verso la cameriera, Holmes preso dalla curiosità senza  farsi  vedere  dagli  Irregolari spuntò  fuori alle loro  spalle e  entrò nella  stanza, ma il cuoco  vedendolo  piombare  all’improvviso, puntò il  pugnale non più verso la  cameriera ma verso Holmes. I ragazzini,  vedendo il  loro  “capo”  in  trappola, fecero il giro della casa  ed entrarono silenziosamente,  saltando sulle  spalle del cuoco, rubandogli il  pugnale e  facendolo  cadere  a terra. Così Holmes ebbe la possibilità di  mettergli le manette e concludere  il  caso, e così ringraziò   anche  i  suoi  “scagnozzi”.  

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Sherlock Holmes e i casi della 2°G © 2010

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