SHERLOCK  HOLMES E IL CASTELLO INFESTATO DI FANTASMI.

 Era il 1899 quando Holmes e Watson stavano conversando nel salotto di Backer street 221/B. Il fuoco scoppiettava allegro nel camino e l'ambiente era saturo del fumo della pipa di Holmes, quando bussa alla porta del detective dei casi impossibili un signore alto e snello che disse con voce roca:
-Salve sono il signor Holting,sono qui per parlare con il detective Holmes.-
-Certo sono io! Mi dica tutto- rispose Holmes.
Il signor Holting iniziò dicendo:
-Qualche tempo fa io con mia moglie andammo a vivere in una casa abbandonata da anni,che abbiamo ristrutturato con i risparmi di una vita.Dopo 5 mesi morì un operaio durante i lavori a causa di una trave.I lavori continuarono nonostante tutto per 5 anni.Arrivò il giorno del trasloco e tutto andò per il verso giusto.Finito di sistemare io con mia moglie stavamo andando a letto,quando sulla parete della stanza apparve una scritta " è giunta la tua ora",a quel punto arrivarono due fantasmi che presero mia moglie e se la portarono.Ovviamente ho abbandonato la casa da anni.-
Holmes non rispose ma con i suoi occhi profondi e color ghiaccio guardava intensamente lo sconosciuto senza muovere un muscolo,mentre nella sua testa stava già elaborando il contenuto di quel messaggio...
 Poi aggiunse:
-Potrei vedere questa dimora?-.
Holting rispose infastidito ma un po divertito:
   -Certo mi segua-.
Watson incuriosito,come sempre d'altronde,chiese:
-Signor Holting, perché proprio adesso è tornato sulla pista delle ricerche?-.
Holting accenna un sorrisino e dice:
-Beh è ovvio non voglio morire sapendo che mia moglie è stata portata via da due fantasmi,e poi perché il signor Lestade l'imbranato commissario di Scotland Yard, non riesce a trovare il colpevole... ora andiamo?- Domandò puntando la mano verso la porta.
Holmes uscì per primo e trovò fuori al portone una carrozza con cavalli neri  e un cocchiere bassino. Ci salì sopra e partirono. Il luogo era molto lontano perché ci vollero  circa 3 ore di viaggio. Arrivati li Holmes vide una casa abbandonata abbassò la testa e vide un cancello arrugginito che cigolava a causa del venticello e una recinzione assai sgangherata. Il giardino era immenso e al centro di esso c'era una fontana rivestita di rampicanti scuri,che ispiravano un'aria malinconica,le piante rivestivano anche la facciata esterna della casa con aria aggressiva,il portone è scorticato e sulla maniglia è rappresentato un dragone; La porta era aperta, entrarono nel salone; i mobili erano coperti da un telo bianco; salirono le scale scricchiolanti; alla parete erano appese foto in bianco e nero. Holmes rimase attratto da una foto con la signora Scraif, e il signor Holting alla laura di quest'ultimo che stringeva tra le mani la pergamena .Holmes la osserva con la lente d'ingrandimento e trovò scritto "laureato in medicina",si fermò per un momento, il suo sguardo immerso nel vuoto, pensava a suo padre anch'egli laureato in medicina ma la sua carriera fu troncata subito dal suo assassino. La stanza da letto della signora Scraif era dipinta di un rosa tenue,in fondo c'era una scrivania con delle lettere sopra, a terra poco distante dal piede del comodino c'era una siringa. Holmes la raccoglie e la mette in un sacchetto di plastica per poi andarla ad analizzare in laboratorio, alzò le coperte del letto e trovò il corpo della signora Scraif senza testa. Holmes lo osservò nei minimi dettagli.C'era un silenzio tombale in quella casa, scesero in cantina e appena si avvicinarono alla porta essa si aprì emettendo cogolii. Lì,dietro quella porta si nascondeva una vera e propria catacomba,la nebbia fitta,il signor Holting sbalordito dalla scena orribile,nessuno osò dire nulla:pezzi di corpo gettati a terra e appese alla parete c'erano teste imbalsamate. Holmes risalì le scale e se ne andò seguito da Watson. Ritornato a casa Holmes chiamò il signor Lestade e gli disse di esaminare il corpo. Dopo quella telefonata Holmes tirò dalla tasca della sua giaca la siringa per esaminarla, ma nonostante tutti gli esperimenti di questo mondo Holmes non trovò nulla all'interno. Dopo un paio di giorni chiamò il commissario per riferire i risultati dell'analisi accurata e gli dice che era morta a causa di embolia*, e che la signora soffriva di attacchi d'ansia*.Tornato a casa Holmes ragionò  sulla siringa e capì che non c'era un minuto da perdere, prese il suo bastone e corse a casa del signor Holting. Holmes lo trovò sopra il tetto di casa sua pronto per buttarsi giù. Salì le scale e arrivò in cima, gli afferrò le spalle e lo tirò giù. Arrivò anche il commissario Lestrade che arrestò il signor Holting e lo portò in questura per un interrogatorio. Una volta arrivati il commissario fece sedere il signor Holting su una sedia di fronte a lui, Watson e Holmes. Incominciarono a fargli domande, insistendo e facendogli pressione sul caso della morte della moglie, la povera Amanda Scraif, dopo tanti tentativi di discolparsi, Holmes tirò fuori la siringa e il signor Holting ormai con le spalle contro il muro, scoppiò a piangere e confessò di essere colpevole, di averla uccisa lui. Un banale movente:non sopportava più la sua ansia ossessiva e esasperato decise di ucciderla. Holting si era inventato tutto,quella dei fantasmi e della scritte sul muro facevano parte dell'accurata commedia che aveva messo su, e stanco dei sensi di colpa voleva porre fine alla sua vita suicidandosi.
-Il caso è chiuso- esclama Holmes rivolgendosi ai colleghi.
-Andiamo a prendere un te?- aggiunge Watson e come risposta ricevette un sonoro:
-Elementare Watson! Elementare!- e ridendo s'incamminarono.


* aria iniettata nell'apparato circolatorio.
*l'ansia è una complessa combinazione di emozioni negative che includono paura.



Giusy Del Duca

2 commenti:

Ilaria Toto ha detto...

Bellissimo giusy!!!!!!!!!:-) :-)

Giusy Del Duca ha detto...

grazie ilaria!!!!!

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