È una fredda e umida serata di febbraio Holmes e Watson stanno conversando nel salotto di Backer Street 221/B. Il fuoco scoppietta allegro nel camino e l’ambiente è saturo del fumo della pipa di Holmes quando busso alla porta del detective dei casi impossibili il conte Handrix un signore alto con barba e capelli scuri e occhi di ghiaccio. Il conte racconta cosa era successo al interno del suo castello: ero a cena con la contessa Agnese, cioè mia moglie, e il dica Wiliams, la mia servitù aveva servito alcune pietanze accompagnate da del buon vino rosso, quando il Duca si scusò per uscire un attimo fuori a fumare un sigaro mentre io e mia mogli stavamo discutendo su alcuni argomenti familiari. In tanto il tempo trascorreva e il Duca non tornava, allora decidemmo di uscire fuori per vedere dove fosse. Usciti trovammo il suo corpo riverso a terra con una spada che li trafiggeva lo stomaco*. Precisamente era un bastone da passeggio che la nascondeva.
-Allora io sono venuto qui per chiederle aiuto! Mi aiuterebbe?
-Ma certo! Disse Holmes
-Mia mogli intanto ha chiamato la polizia per un maggiore aiuto. Disse il Conte per informare Holmes.
-Uff. Non ce n’era bisogno sono solo degli incapaci! Ribadì Holmes .
Holmes era un uomo magro e alto su i trentacinque anni, non molto simpatico ma molto astuto e dotato di una grande intelligenza, conosce la botanica, pratica boxe e scherma, suona il violino, a volte drogava o fumava dell’oppio per non pensare a i suoi problemi.
Il detective conviveva con il suo collaboratore e amico il Dr.Watson , un tipetto simpatico basso e un pò grassottello, lunghi baffi alla francese, a volte preso in giro da Holmes .
Holmes e Watson scendono nella via Backer Street dove trovano una carrozza che li accompagnerà sul luogo del “delitto”.
-Entriamo! Disse Holmes a Watson.
Il fruscio di quel prato somigliava uno strano cigolio, ma in quel castello di cigolii ce ne erano molti, come quello del vecchio castello d’entrata tutto arrugginito.
In tanto sul luogo giunse la polizia.
-Ho caro Holmes sempre far i piedi. Disse Lestrade con voce rauca.
-Faresti meglio ad andartene. Rispose Holmes
Continuo il detective,
-il caso lo risolverò io.
-Collega torniamo alle indagini. Disse Watson intromettendosi
Il delitto era avvenuto nel giardino del castello, dove Holmes stava visionando con la sua lente di ingrandimento .
-Holmes! Guardi cosa ho trovato , su venga qui! Guardi sembra essere un pezzo di stoffa bianca. Disse Watson
-Certo Watson potrebbe esserci utile!
Holmes parlò :
-Mi scusi conte potrei interrogare sua moglie la contessa Agnese?
-Ma certo, entri pure!
-Questa è mia moglie.
-Ok, grazie. Rispose Holmes
-Signora Agnese mi dica precisamente cosa è successo quella sera! Chiese il detective.
-Ma certo! Stavamo cenando, quando ad un tratto il Duca usci fuori per fumare. Passò del tempo e non rientrava, allora io e mio marito uscimmo fuori e trovammo il Duca morto a terra.
-Oltre lei e suo marito chi c’era nel castello? Holmes chiese.
-Il maggiordomo e i camerieri, sicuramente non sarà stato nessuno che ora è qui nel mio castello il colpevole!Disse la Contessa.
Mi farebbe conoscere il maggiordomo. Ponnè ancora una domanda Holmes
-Certo ora ve lo chiamo!
-Buona sera sono io il maggiordomo mi dica tutto!
Holmes chiese al maggiordomo cosa faceva e dov’era la sera dell’omicidio.
Gli rispose di essere andato a fare una commissione.
Holmes gli chiese di spiegarsi meglio e che genere di commissione avesse fatto!
Egli gli rispose che era andato a comprare delle pillole per il mal di testa.
-Ok! Grazie! Disse Holmes
-Di niente! Rispose il maggiordomo
Holmes e Watson lasciarono il castello. Holmes comincio ad insospettirsi…
L’indomani si recarono alla farmacia perche Holmes non era convinto di quelle pillole. In fatti aveva pienamente ragione perché si trattavano di pillole calmanti.
Holmes chiese come era vestito il maggiordomo e il farmacista gli rispose che aveva giacca,pantaloni,scarpe nere, con sotto una camicia bianca,e un bastone da passeggio.
-Ho capito chi è l’ assassino Holmes, è il maggiordomo! Vero?
-Elementare Watson!!!
Holmes tornò al castello con Watson e Lestrade per fare arrestare il maggiordomo ma non lo trovò e chiese alla Contessa che era sua complice.
La Contessa confessò che il duca Williams cioè colui che era stato ucciso aveva sorpreso il maggiordomo in sconvenienti atteggiamenti con la contessa Agnese e per paura che il Duca potesse svelare il tutto al Conte il maggiordomo pensò di ucciderlo.
La Contessa non fini neanche di parlare che per caso il maggiordomo apri la porta e avendo capito la situazione scappò.
-Ci penso io! Disse Holmes
Il maggiordomo,nascosto dietro un albero, tento di ucciderlo sferrando un colpo,
Holmes schivò il colpo e lo ricambiò con un gancio destro in faccia mettendolo K.O
In tanto Lestrade lo arrestò e lo portò in prigione per poi essere condannato a morte, e qui che il caso finisce.
Holmes e Watson rientrarono nella loro (abitazione,composta da due camere da letto, un bagno, un salotto, e uno studio dove ci sono oggetti scientifici e una libreria) dove chiacchierarono sul caso ora chiuso.
1*Lo stomaco (in greco antico στόμαχος) è un organo dell'apparato digerente che svolge la seconda fase della digestione, quella successiva alla masticazione.
1*Lo stomaco (in greco antico στόμαχος) è un organo dell'apparato digerente che svolge la seconda fase della digestione, quella successiva alla masticazione.
Aldo Pupillo
1 commenti:
bellissimo aldo!!!!!!!!!!:-)
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